venerdì 10 febbraio 2012

Nonsolo Virginia

Chi sono gli intellettuali? Come si riconoscono? Nel suo piccolo e intelligente gioiello di humour A caccia di intellettuali, Leonard Woolf descrive 5 specie di intellettuale:

1. Altifrons altifrontissimus

2. Altifrons aestheticus var. severus

3. Altifrons frankauensis

4. Pseudoaltifrons intellectualis

5. Pseudoaltifrons aestheticus

Già i nomi sono uno spasso. Ogni specie di intellettuale elencato ha, secondo Woolf, un diverso rapporto con l’opera d’arte, con l’intelletto, con le emozioni, con la lettura.

La base della discussione è il valore di un’opera d’arte. Domanda più che attuale: un capolavoro è un’opera letta dal 99% dei lettori o un’opera letta da pochi altifrons ma destinata a durare in eterno? E soprattutto, le più grandi opere letterarie della storia (La Divina Commedia, l’Eneide, Alla Ricerca del tempo perduto… per intenderci) sono scritte per divertire il pubblico? E il pubblico si diverte leggendole?

La risposta chiaramente è negativa a tutti e tre i quesiti, ma Leonard si interroga e cerca questa risposta come cercasse una rilevanza scientifica a qualche esperimento che si trova bell’e fatto sul tavolo. Chiaramente nessuno legge la Commedia per cercarvi storie e personaggi dilettevoli, per passare una serata in relax con una lettura accattivante. E soprattutto, chiunque è in grado di definire la Divina Commedia come una delle maggiori opere letterarie mai scritte, ma il 99% di queste persone non l’ha mai letta fino in fondo e il 95% non l’ha probabilmente mai nemmeno tenuta fra le mani. Di contro ci sono le opere degli autori best-sellers, che in una settimana sono alla terza edizione ma dei quali si sarà persa ogni traccia nel giro di pochi anni.

Davvero bella, poi, la distinzione fra divertimento dovuto alla storia e divertimento intellettuale, quale si ha solo dai classici e dai capolavori che richiedono, però, anche più fatica. Ma Leonard qui cita Jane Austen, che scrisse dei capolavori profondi e al contempo fruibilissimi dimostrando che letteratura alta non è sinonimo di incomprensibile o noioso.

Aggiungo una riflessione personale, che emerse all’inizio del mio dottorato.

Cos’è la letteratura? Come la riconosco da una buona opera letteraria, divertente e di successo?

La letteratura punta sempre a migliorare l’uomo, ha questo obiettivo implicito o esplicito, indagare l’animo umano al fine di migliorarlo, il resto è semplice lettura.

Facile, non è vero?

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